Unframing, come vengono narrati i fatti e come “rompere la cornice”?
Sui vecchi come sui nuovi media, l’agenda della discussione, il “frame” che racconta i fatti, la scelta di ciò che dovremmo approfondire è ancora nelle mani di poche persone.
Come possiamo difenderci da chi decide cosa è rilevante per noi? E perché dobbiamo farlo?
Antonio Pavolini é impegnato da diversi anni nell’esplorazione dei nuovi trend e modelli di business dell’industria dei media. Autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche su questi temi, collabora con università ed enti di ricerca internazionali. Nel 2016 ha pubblicato per Informant (poi confluita in Ledizioni) “Oltre il Rumore – Perché non dobbiamo farci raccontare internet dai giornali e dalla TV”. È tra gli autori di “Connecting television, la televisione al tempo di Internet” (Guerini e Associati, 2012).
Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, traduttrice dall’ungherese e conduttrice radiofonica, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Attualmente lavora con la casa editrice Zanichelli. Insegna come docente a contratto all’Università di Firenze. Dopo numerose pubblicazioni, ha scritto nel 2020 l’ebook per Longanesi “Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento.” Dal 14 settembre 2020 conduce, con Carlo Cianetti, il programma di Radio1Rai Linguacce, in onda dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 16:00.
Giovanni Boccia Artieri, professore ordinario di Sociologia dei media digitali e Internet Studies all’Università di Urbino Carlo Bo dove è coordinatore del corso di laurea in Informazione, media, pubblicità e vicedirettore del centro LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata). Dal 2019 è anche Presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri. La sua principale area di ricerca sono le trasformazioni sociali e culturali della social network society e le culture partecipative, temi di cui scrive da anni su diverse importanti testate, ma anche sul suo blog “Mediamondo”; che cura dal 2004.
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